Ogni tanto una buona notizia, secondo i dati raccolti dalla National Library of Medicine e da PubMed.gov, nel 2020, i ricercatori di tutto il mondo hanno pubblicato la cifra record di oltre 3.500 studi scientifici in tema cannabis. Tutto ciò è stato possibile grazie alle precedenti scoperte, ai dati raccolti direttamente dai consumatori che ne hanno confermato l’efficacia e alle leggi approvate in numerosi stati che ne stanno confermando l’importanza sia dal punto di vista medico/farmacologico che economico.
In generale la ricerca nell’ultimo anno si è concentrata su una vasta gamma di argomenti, da come la cannabis può aiutare a combattere l’ansia e lo stress, complice anche il difficile periodo pandemico che ci ha visti chiusi in casa a combattere con un nemico invisibile e pericoloso, agli studi sugli stati infiammatori, il dolore e la lotta alla dipendenza agli oppioidi.
Ricordiamo che cannabis è molto complessa dal punto di vista chimico e che ancora non è completamente noto il funzionamento del Sistema Endocannabinoide, dunque la strada da percorrere è ancora tanta ma l’interesse dimostrato negli ultimi anni, specialmente in quello passato ci fa ben sperare in un futuro più roseo per questa pianta dalla mille risorse.
Sicuramente tra i risultati più importanti vi è la conferma della sicurezza ed efficacia nell’impiego clinico in pazienti di ogni età, dall’uso pediatrico a quello negli over 65, entrambi in costante crescita.
Dati solidi sul consumo di cannabis sono inoltre diventati sempre più importanti per i governi che cercano di stabilire regolamenti ragionevoli durante la riforma delle leggi sulla cannabis, come quello che conferma la sicurezza del CBD alla guida e che potrebbe portare presto ad una legge ad hoc.
La speranza è che grazie a queste ricerche possano aumentare i dibattiti e i confronti su questo tema e che, le evidenze scientifiche e le testimonianze dei pazienti di tutto il mondo possano essere un motore per nuove leggi che possano aiutare i malati ad avere le cure necessarie senza interruzioni e la giusta assistenza medica da dottori competenti e aggiornati.
Aricolo originale su BeLeaf Magazine