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Cosa può fare il Cbd per il disturbo bipolare

CBD vs. disturbo bipolare: la malattia è una condizione di salute mentale che causa cambiamenti nei livelli di energia, umore e concentrazione. Questa condizione secondo i dati epidemiologici americani colpisce circa il 4% della popolazione giovane statunitense, si caratterizza per il verificarsi di episodi depressivi che si alternano ad uno o più episodi di umore elevato. La persona bipolare può essere infinitamente triste con perdita di interesse nella vita e poi vivere periodi di estrema esaltazione.

La diagnosi di questo disturbo è difficile, perché non tutte le persone mostrano lo stesso modello di comportamento o gli stessi cambiamenti di umore, non tutti coloro che soffrono di disturbo bipolare sperimentano cambiamenti drammatici di umore.

Attualmente il trattamento del disturbo bipolare passa attraverso una serie di farmaci, alcuni pazienti però hanno sottolineato che usare regolarmente CBD può essere di grande aiuto. Molti studi suggeriscono infatti che questa molecola ha molti benefici sulla salute, tra cui quello di combattere sintomi come ansia e depressione.

Uno studio pilota del McLean Hospital di Belmont, negli Stati Uniti, pubblicato su Plos One, ha esaminato alcuni pazienti affetti da questo disturbo che dopo aver assunto CBD hanno riscontrato un parziale alleviamento dei sintomi. Tuttavia, sono stati riportati anche casi di persone i cui sintomi, con l’uso di cannabis, si sono ingigantiti. Ciò è dovuto principalmente al contenuto di THC, che essendo neurostimolante può aggravare i sintomi. Per questo motivo, per le persone con questo disturbo non è sicuro consumare cannabis ad alto contenuto di THC.

Tra gli altri studi vi è anche quello dell’Università Lancaster, nel Regno Unito, in cui è stato chiesto a 24 pazienti bipolari, che usavano cannabis per finalità ricreative almeno tre volte a settimana, di tenere un diario. Durante un periodo di sei giorni, i partecipanti hanno gli effetti dell’uso di cannabis durante gli episodi depressivi o maniaci. I risultati indicano che l’uso di cannabis è associato a varie conseguenze psicologiche. Tuttavia, non vi è evidenza che l’uso, da parte di una persona bipolare per finalità ricreative o per l’automedicazione, possa avere un effetto negativo sui sintomi del disturbo bipolare.

La prima cosa da fare se si vuole iniziare ad assumere CBD per trattare questo disturbo è parlare con il proprio medico, per assicurarsi che il composto non interagisca negativamente con gli altri farmaci. Una volta attenuta l’approvazione del medico è necessario trovare il prodotto giusto e determinare la dose migliore. Ognuno risponde a questo composto in modo diverso, perciò servirà un po’ di tempo per trovare il dosaggio ottimale. 

Il CBD ha molti metodi di assunzione diversi: oli e tinture, capsule, prodotti commestibili ecc.

In conclusione il CBD non è in grado di “guarire” le persone affette da sindrome bipolare ma, nel caso in cui i farmaci tradizionali non sortiscano gli effetti desiderati, può essere una valida alternativa per combattere i sintomi, spesso molto invalidanti di questa patologia come l’ansia e la tristezza che caratterizzano gli episodi depressivi. 

Articolo originale su BeLeaf Magazine

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