L’emendamento proposto ieri dalla Lega e da Fratelli d’Italia è stato respinto e il referendum per il momento è salvo. Ma il tentativo di sabotaggio da parte della destra, non nel merito, ma con un mezzuccio procedurale finito male, ci obbliga a fare molta attenzione e a vigilare sul percorso che dovrebbe portare al voto i cittadini italiani entro questa estate.
Forza Italia ha deciso di comportarsi diversamente dagli alleati e si è astenuta, mentre Pd, M5S, Leu, Italia viva, Azione-Più Europa hanno scelto di confermare il decreto del governo che dava un mese in più per la raccolta delle firme.
“È stato respinto l’emendamento porcata antireferendum di Lega e Fratelli d’Italia! Porcata non l’ho (quasi) mai usato per un giudizio politico ma in questo caso ci sta tutto. Ci si confronti e scontri nel merito e dando la parola ai cittadini senza stravolgere le regole del gioco. La gravità dell’iniziativa parlamentare leghista che abbiamo sventato stasera sta nel fatto che era diretta contro i diritti politici dei cittadini e contro la credibilità del governo che aveva emanato il decreto”, sono state le parole di Riccardo Magi per stigmatizzare l’accaduto. E di “porcata” ha parlato anche Marco Cappato, mentre Elio Vito, di Forza Italia, ha definito i leghisti “ladri di democrazia”.
Il pericolo per il momento è scampato, ma la destra tornerà all’attacco: Salvini e Meloni si contendono la posizione di chi la spara più grossa e Igor Iezzi, il parlamentare che ha proposto l’emendamento e fedelissimo di Salvini, ha già annunciato che: “Noi l’emendamento lo ripresenteremo in aula”.
Articolo originale su Dolce Vita Online