A causa dei pregiudizi l’associazione cannabis-sport non è mai stata vista di buon occhio ma, al contrario, questa pianta potrebbe essere molto utile per gli atleti. Negli ultimi anni molti stati hanno legalizzato la cannabis e, questo ha portato ad una rivalutazione generale di questo prodotto sotto tanti punti di vista, anche quello legato allo sport. Questa nuova visione, ha portato alla creazione di una nuova classe di atleti, denominata “Cannatleta”, un nome non ufficiale che, serve ad indicare tutti gli sportivi professionisti che si curano e praticano sport assumendo questa sostanza.
I Cannatleti usano la cannabis perché ne traggono vari benefici, tra i principali troviamo il sollievo dal dolore e la connessione tra il corpo e la mente. Molti sportivi hanno affermato che usare questa pianta genera in loro un maggiore senso di soddisfacimento che da quella spinta in più, che serve per incrementale le loro prestazioni e dare il massimo negli allenamenti.
Usare la cannabis inoltre aiuta i muscoli a rilassarsi e questo è particolarmente utile dopo performance impegnative perché permette una ripresa più rapida e in caso di forti dolori muscolari derivanti dall’attività agonistica. Tutto ciò permette di evitare di assumere farmaci come anabolizzanti e steroidi che a lungo andare possono portare gravi danni alla salute, al contrario della cannabis che, non presenta effetti collaterali a lungo termine.
L’organismo di ogni atleta, come quello di ogni essere umano, reagisce in modo diverso all’uso di farmaci e sostanze. L’importante in questo caso è capire, anche sotto consiglio di un medico competente e aggiornato qual è il dosaggio ottimale che varia da persona a persona.
Il Power Plant Fitness, a San Francisco, è stato il primo centro sportivo che, alla fine del 2017, ha assistito gli atleti che consumano abitualmente prodotti a base di cannabis nel tentativo di integrarla nel loro allenamento. Oggi, vari centri sportivi in tutto il mondo ne sostengono l’uso, consigliandone l’assunzione e confermandone i benefici.
I tempi stanno cambiando, e così anche la lente attraverso cui questa pianta viene percepita. La speranza è che si raggiunga un punto in cui gli atleti potranno abbandonare antidolorifici pericolosi e ricorrere invece ad ausili naturali.
Articolo originale su BeLeaf Magazine