Grazie alla grande pressione messa in campo dal Comitato promotore del referendum sulla cannabis, il governo ha approvato la proroga al 31 ottobre. Dopo una prima manifestazione a Montecitorio e le mancate risposte da migliaia di comuni che avrebbero dovuto inviare per legge entro 48 ore di tempo i certificati elettorali dei firmatari, il Comitato aveva indetto una serie di iniziative che prevedevano lo sciopero della fame a oltranza di 200 persone e il presidio notturno andato in scena ieri notte davanti a Montecitorio.
“Il Governo ha approvato la proroga sul #referendumcannabis! Bravi!! (Tranne la Lega che si è astenuta, preferivano il sabotaggio). È importante la pubblicazione immediata in Gazzetta ufficiale, perché alle 13 domani ci sarebbe la scadenza in Cassazione)”, ha scritto Marco Cappato, tra i primi a dare la notizia via social.
“Non stiamo chiedendo un favore, un privilegio, ma una riparazione dovuta per un danno che è già stato fatto, perché molti Comuni non hanno restituito le firme certificate entro le 48 ore, termine improrogabile per legge”, aveva invece sottolineato Riccardo Magi, con il quale abbiamo fatto il punto su tutto il percorso della legge sull’autoproduzione votata in Commissione Giustizia e sul referendum, per capire quali saranno i prossimi passaggi.
“Abbiamo salvato il referendum sulla cannabis”, è il messaggio di Meglio Legale in cui sottolineano che: “Grazie all’impegno straordinario di migliaia di persone che si sono mobilitate in tutta Italia, il Consiglio dei Ministri ha deciso di concedere la proroga fino al 30 ottobre”.
Più avanti, probabilmente verso dicembre, ci sarà il vaglio della Corte Costituzionale del quesito referendario, e poi, se anche questo passaggio andasse a buon fine, il referendum sarà probabilmente indetto per questa primavera.
Articolo originale su Dolce Vita Online