Due differenti proposte di legalizzazione della cannabis in Portogallo sono state presentate giugno in Parlamento. L’occasione è stata quella di un dibattito parlamentare durante il quale due partiti, il Blocco di Sinistra e Iniziativa Liberale hanno fatto le loro proposte, stabilendo poi che entrambi i disegni di legge sarebbero stati inviati alla Commissione Sanità con la possibilità, per un periodo di 60 giorni, di effettuare audizioni pubbliche e presentare emendamenti e negoziati prima del voto decisivo in Parlamento.
Cosa dicono le due proposte di legge?
Entrambe le leggi hanno lo scopo di legalizzare la coltivazione, la distribuzione, l’acquisto, il possesso e il consumo di cannabis e derivati per l’uso ricreativo. Anche l’autoproduzione per uso personale sarebbe consentita se uno dei due progetti di legge fosse approvato, con un massimo di cinque o sei piante consentite (il Blocco di Sinistra propone cinque piante, Iniziativa Liberale ne propone sei).
Entrambi i progetti prevedono poi un limite alla quantità di cannabis che un individuo può acquistare in una sola volta, restrizioni per il consumo (non sarebbe consentito sul lavoro, nei luoghi pubblici al chiuso, in quelli destinati ai bambini, o sui mezzi pubblici, ad esempio) e poi limitazioni imposte dal governo alla vendita di prodotti contenenti alti livelli di THC, e regolamentazione per l’etichettatura con indicazioni degli effetti del consumo e avvertenze sulla salute.
La principale differenza invece è che il partito del Blocco di sinistra propone il controllo statale di tutto il processo di coltivazione, produzione e distribuzione, mentre Iniziativa Liberale lascerebbe molta più iniziativa ai privati. E poi le vedute sono diverse anche per il prezzo finale dei prodotti: mentre il Blocco di Sinistra propone un prezzo massimo di vendita imposto sulla base delle medie del mercato illecito per combattere il commercio illegale, Iniziativa liberale propone un approccio di libero mercato.
La situazione nel resto d’Europa
Bisogna sottolineare che, a livello europeo, sono ormai diversi i Paesi in cui c’è una discussione aperta in tema legalizzazione. Se in Svizzera sta per partire il progetto pilota sulla cannabis ricreativa, in Olanda si sta regolamentando la produzione, in Spagna il mercato è stato aperto con i Cannabis Social Club, mentre in Germania si inizia a discuterne e Lussemburgo e Malta hanno lanciato le proprie proposte, il Portogallo potrebbe battere tutti sul tempo.
Se secondo High Times il business della cannabis medica in Portogallo, che rifornisce anche il mercato tedesco, potrebbe essere una spinta in più nel regolare anche quello ricreativo, da Prohibition Partners fanno notare che “Secondo le nostre previsioni fino al 2025, prevediamo che il Portogallo potrebbe essere il secondo mercato di cannabis per adulti in Europa in termini di vendite, dietro ai Paesi Bassi, le cui sperimentazioni con cannabis per adulti dovrebbero essere operative entro il 2022 o il 2023 al più tardi”.
Articolo originale su Dolce Vita Online