«Le donne costituiscono ancora una minoranza di acquirenti di cannabis per uso adulto – 33,6% a febbraio – ma è aumentata di quasi un punto percentuale rispetto al 2020.
Anche se questa tendenza potrebbe non essere un cambiamento drammatico nella composizione di genere delle vendite al dettaglio di marijuana, potrebbe avere un effetto duraturo perché uomini e donne acquistano in modo diverso i prodotti a base di cannabis.»
Un’inclinazione che emerge dal recente grafico pubblicato da MJBizDaily, che dal 2011 è una delle fonti affidabili sul mondo della cannabis in America, in cui si registra un leggero cambiamento sui tipi di prodotti a base di cannabis che le donne hanno acquistato negli Stati Uniti dopo i cambiamenti dovuti principalmente alla pandemia.
Tutte le informazioni demografiche necessarie per l’approfondita analisi sono state fornite dai partecipanti ai programmi di fidelizzazione e raccolte da una società di analisi della cannabis (Headset), e sono aggiornate a febbraio 2021.
I fiori di cannabis sono sicuramente i prodotti più acquistati sia dagli uomini che dalle donne, ma in proporzione le donne spendono di meno nell’acquisto dei fiori e puntano all’acquisto di prodotti derivati dalla cannabis come edible, bevande, capsule, vape-pen, tinture e prodotti per uso topico.
È evidente che le donne stanno formando un nuovo tipo di mercato, interessandosi maggiormente a prodotti diversi e nuovi e investendo – come giustamente sottolinea MJBizDaily.
La differenza più evidente è in California dove le donne spendono 36,30 dollari ogni 100 dollari in fiori rispetto ai 43,90 dollari spesi dagli uomini, segnando una differenza di quasi 8 dollari. Negli altri stati invece la differenza è leggermente più bassa e oscilla tra i 4,50 e 5,50 dollari.
Dall’analisi emerge un altro dato interessante: le donne spendono in media dai 2,4 ai 5,6 dollari in più rispetto agli uomini in prodotti diversi dai fiori, tipo gli edible.
Non si è ancora compreso il motivo che spinge le donne ad acquistare questo tipo di prodotti rispetto al passato, una motivazione plausibile potrebbe essere data dai tempi particolari che stiamo vivendo e che hanno sconvolto i mercati ma anche le semplici abitudini quotidiane. La manovra sicuramente necessaria, soprattutto per le aziende, è di non puntare solo sugli uomini (che rappresentano il 60% del mercato) come fatto fino ad adesso ma anche sulle donne che rappresentano una fetta importante del mercato in continua crescita. Verosimilmente il consumo di cannabis da parte del genere femminile in futuro potrebbe superare quello della controparte maschile.
I consumatori sono cambiati e cambieranno ancora nel tempo ma probabilmente le donne stanno cambiando l’industria della cannabis, anche dall’interno, e sicuramente lo vedremo nel lungo termine.
Articolo originale su Dolce Vita Online