“Ad un mese circa dalla sua adozione, oggi avremmo dovuto votare il testo base sulla cannabis ma i gruppi di centro destra e Italia Viva hanno chiesto un rinvio. Ne ho tenuto conto, stabilendo che la votazione si farà nella prima seduta della ripresa”. Lo rende noto il presidente della commissione Giustizia della Camera, il pentastellato Mario Perantoni, il quale è anche relatore del testo che consiste in 5 articoli che modificano il testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti depenalizzando la coltivazione per uso personale di una quantità di cannabis pari a quattro piante femmine. “E’ un testo che tiene conto dei nuovi orientamenti della giurisprudenza su questo tema (Sentenza Cassazione n. 12348 del 16 aprile 2020) che sostanzialmente equiparano le modiche quantità di cannabis consumate a quelle coltivate ma anche delle diverse sensibilità politiche e delle preoccupazioni in merito al dilagare dello spaccio”, ha concluso il pentastellato.
Niente di fatto, quindi. Dopo circa un anno di discussione, secondo i parlamentari non si era discusso abbastanza. Ancora una volta si è deciso di non decidere. Ancora una volta il ‘benaltrismo’ ha avuto la meglio.
Articolo originale su BeLeaf Magazine